martedì 31 marzo 2009

Tanto per cambiare... carne!!

Tutto cominciò da qui: Sticky lemon chicken del Cavoletto!
Non sapevo resistere all'idea dell'appiccicosetto e nemmeno alla foto, così invitante, così stampai la ricetta e la misi nel mio raccoglitore "Prima o poi ti farò" in buona compagnia!
Però ho resisitito un bel po' perché per un verso o per un altro non avevo mai o il miele, o la salsa di soia, o proprio il petto di pollo!
Poi sabato, in mezzo ai fumi indiani e thai della cucina, mi è venuta voglia di questo piatto perché mi sembrava così basico ed invitante, limonoso al punto giusto per contrastare con tutto quello yogurt, latte di cocco e spezie da cui ero circondata!


Sticky lemon chicken per 3 persone (volevo precisare che anche se le mie ricette sono sempre per 3, in casa siamo in 4 - babbo, mamma, sorellina ed io.. solo che io e mamma abbiamo incrociato le diete, e quando lei mangia i primi noi mangiamo i secondi, e viceversa!):
  • petto di pollo, 300gr
  • limoni, buccia e succo, 2
  • miele, 1 cucchiaio
  • timo essiccato, 1 cucchiaio
  • aglio, 1 spicchio
  • salsa di soia, 1 cucchiaio
  • salsa Worchester, 1 cucchiaio (nell'originale non c'era, ma l'avevo comprata e la volevo provare.. dopo tutto non è spregevole!)
  • sale&pepe
Metti il pollo tagliato a striscioline a marinare in tutti gli ingredienti sopra elencati per circa una mezzoretta (l'aglio tagliato a fettine sottilissime, la buccia di limone grattata).
Nell'originale andava messo in forno, ma il mio era occupato dal chicken tandoori, quindi l'ho messo in una padella antiaderente un po' della marinata con1 cucchiaio di olio di oliva e l'ho fatto cucocere bene finché non è diventato bello appiccicosetto ed abbrustolito in alcuni punti. Per aiutare l'aspetto sticky ho aggiunto ancora un po' di salsa di soia a fine cottura.


L'ho servito con un'insalatina verde con tanta rucola e radicchio rosso amarognolo... un pasto leggero e gustoso! è piaciuto anche a mamma - che ha assaggiato, ahi la dieta! eh eh - perché non aveva notato che avevo messo miele e salsa di soya, se no non avrebbe assaggiato!
La prossima volta penso che lo marinerò nell'arancio per dargli un gusto più.. rotondo.. rende l'idea??

Premi!

Buongiorno buongiorno!
oggi la giornata comincia bene con un premio: yeaaahhh!
Ringrazio Katty per il Kreativ Blogger Award che mi permette di fare il mio primo meme, era tanto che ci spiravo!
Ma prima, le otto fortunate che riceveranno a loro volta il Kreativ Blogger Award e l'onore o l'onere di fare il loro meme, se non l'hanno già fatto!
Maya di L'Ape Felice;
Furfecchia di Pan con l'olio;
Sara di Esperimenti e pasticci in cucina;
Laura di The happy housewife;
Kitty di Kitty's Kitchen;
Chiara di Un pizzico di magia;
Mela di 77mele;
Mela e Zenzero di Mela e Zenzero.

Ragazze siete davero in gamba: questo è per voi!
Ed ora il mio meme, le otto cose che mi prefiggo di fare.
  1. riuscire a postare un po' di più qui;
  2. riuscire a creare il mio orticello di erbette aromatiche;
  3. ehm... stare a dieta;
  4. essere costante nelle lezioni in piscina - e ciò significa andarci 2 volte a settimana e non 2 volte al mese;
  5. approfondire le mie passioni (cucina, in particolar modo pasticceria ed inglese);
  6. andare in vacanza in Grecia quest'estate;
  7. fare qualche weekend al mare;
  8. uscire di più!
Bene, a voi! a tra poco con una ricettina!

lunedì 30 marzo 2009

Spring rolls

La primavera in anticipo, cantano Laura Pausini e James Blunt... qui non è in anticipo, anzi! è in enorme ritardo! quindi cosa c'è di meglio degli involtini primavera per invogliarla a manifestarsi con un rito propiziatorio? Comincio quindi a raccontarvi del pranzo di domenica con tutto il cuginame dall'antipasto, i famosi involtini primavera cinesi.
Ero preoccupata, pensavo fossero complessi... e invece! una sorpresa! Facili e divertenti da preparare (sarà che a fare i pacchettini mi diverto, un po' come a Natale, e a fare gli involtini è un po' come incartare i regali natalizi).

L'unico problema è trovare la sfoglia da involtino. All'inizio avevo pensato di provare con la pasta phillo, poi nel negozietto di prodotti alimentari provenienti dal mondo che ho scoperto la settimana scorsa ho trovato proprio lei, la sfoglia da involtino primavera. Ciò significa che ho una confezione di pasta phillo in congelatore da sfruttare, eh eh eh!
Ma veniamo agli involtini primavera.


Ingredienti per 20 involtini:
  • 1 confezione di sfoglia per rinvoltini primavera (contiene circa 20 fogli quadrati con un lato di circa 20cm)
  • petto di pollo, 200gr
  • carote, 2 medie
  • porri, 2 medi
  • cavolo cinese, 200gr
  • verza, 200gr
  • germogli di soia, 150 gr (io ho usato quelli della Bonduelle in scatola)
  • zucchero, 1 cucchiaino
  • salsa di soia
  • sale qb
  • olio di oliva
  • olio per friggere
Prendi un petto di pollo e fallo a pezzettini piccoli con il coltello. Fai i porri a rondelline finissime. Affetta cavolo verza e cavolo cinese sottilmente. Fai le carote a julienne. Scalda nel wok un po' d'olio d'oliva e fai stufare piano i porri, aggiungendo se c'è bisogno un po' di acqua fino a che non si sono ammorbiditi. Aggiungi il petto di pollo e quando si è rosolato aggiungi carote, cavolo verza e cavolo cinese. Fai stufare fino a che le verdure non sono quasi cotte, aggiungi i germoglio di soia, un cucchiaino di zucchero e la salsa di soia a piacimento. Se credi necessario aggiungi anche il sale. Lascia raffreddare.
Prendi la confezione di fogli per involtini primavera e togli i fogli dall'involucro, appoggiandoli su un piano pulito e coprili con un panno pulito bagnato, perché tendono a seccarsi facilmente. Prendi un foglio per volta, appoggialo sul piano in modo che verso di te ci sia uno spigolo e non il lato del quadrato.
Metti un cucchiaio di ripieno in basso ed avvolgi su se stesso il rotolino fino a metà. A quel punto piega gli angoli esterni su se stessi verso l'interno, come una busta, e continua ad arrotolare fino in fondo.
Mettili da parte in un piatto (nè sulla stoffa nè sulla carta, altrimenti si appiccica tutto!).
Quando hai finito, scalda l'olio per friggere nel wok o in una padella capiente e quando l'olio raggunge 180° (oppure quando un angolo di involtino appoggiato all'interno comincia a sfrigolare e ad avere tutte le bollicine di olio intorno) metti gli involtini nell'olio ben distanziati. Falli friggere 2/3 minuti e girali con una pinza e quando son dorati anche sull'altro lato toglili e mettili su un foglio di carta assorbente. Son buoni mangiati caldi intinti nella salsa agrodolce o nella salsa di soia.



Salsa agrodolce
  • acqua, 1 tazza
  • aceto bianco, 1/2 tazza
  • zucchero, 1/2 tazza
  • salsa di pomodoro, 3 cucchiai
  • maizena, 1 cucchiaio
Metti tutto in un pentolino a fuoco dolce e gira continuamente fino a che non si addensa. Fai raffreddare.
Questi involtini sono deliziosi, hanno avuto un successone: hanno il meglio dell'involtino cinese del ristorante, ma per prima cosa sono freschi e non congelati, seconda cosa hanno ingredienti sani all'interno (addirittura il cavolo e i porri erano biologici, acquisti del GAS locale) e terza.. sono golosi e danno un'enorme soddisfazione a mangiarli! Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Alessandra!

giovedì 26 marzo 2009

Pasta, mandorle, noci...

Stasera, al ritorno da lavoro, sono andata dalla mia nuova amica, la signora che vende i fiori, ed ho comprato i semini da piantare per avere, in un futuro molto prossimo, anice, basilico greco, borragine, acetosella e... RAPERONZOLO! non è una cosa bellissima e da favola?!
Avrò il raperonzolo in un vaso! Non ho idea di quello che potrò farci, ma la signora mi ha assicurato che è commestibile... non sono riuscita a resisitere all'impulso, la bambina che ama le favole dentro di me ha pensato subito alla Principessa Raperonzolo e ha afferrato la bustina di semi, pronta a scoprire una nuova passione!

Ma torniamo alle cose da mangiare adesso, e non quando saranno cresciute, se mi ricorderò di bagnarle. Anche oggi sono oggettivamente di corsa. Anche oggi propongo una pasta. Perché?
Prima di tutto perché la carne non mi è proprio simpaticissima da cucinare, anche se mi piace molto mangiarla.
Secondo, perché la sera nella mia dieta - che più che dieta è una alimentazione sana e controllata per la quale ringrazio Valentina - son previsti i carboidrati.
Terzo, perché è veloce!
Dopo le spesucce di semini e prima di andare in piscina ho avuto giusto il tempo di fare questo sughetto per la pasta, che ora vi propongo: è il MIO PESTO DI MANDORLE E NOCI.


Perché mio? perché non ho la più pallida idea di come sia il pesto canonico di noci, ma mi piaceva l'idea di aggiungere alla pasta un po' di frutta secca. Grassa, sì, ma ricca di acidi grassi insaturi e polinsaturi che svolgono un'azione benefica nel contrastare le cosiddette malattie del benessere, contribuendo ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e riducendo il rischio di aterosclerosi e di cardiopatie (fonte www.teatronaturale.it).

Ingredienti per 3 persone:
  • noci sgusciate, 3 cucchiai
  • mandorle sgusciate, 3 cucchiai
  • aglio, 1 spicchio
  • latte, 150ml
  • parmigiano, 2 cucchiai
  • olio evo, 1 cucchiaio
  • sale&pepe
  • maggiorana
Frulla noci e mandorle insieme fino a che non ottieni una pasta omogenea.
Scalda l'olio in una padellina e metti un aglio in camicia (era tanto che volevo dirlo!) a far rosolare per poco tempo. Aggiungi poi il mix di mandorle e noci e gira per far insaporire bene. Prima che si attacchi (ahia!) versa il latte e mescolando continuamente fai rapprendere un po'.
Scola la pasta lasciando un po' di acqua di cottura e mescola il sughetto alla pasta, aggiungendo un po' di formaggio. Io ho messo il parmigiano, perché avevo solo quello, ma forse un po' di pecorino romano ci sarebbe stato meglio! Servi conqualche foglina di maggiorana fresca.

martedì 24 marzo 2009

Una combinazione classica

Continua l'acquisto delle piantine aromatiche che presto andranno a formare il mio primo orto! Questa volta ho portato a casa un vasetto di dolce, verde, tenero e fragrante aneto.
Premesso che:
  1. oggi sono stanca,
  2. dopo lavoro ho fatto una spesona per domenica andando in cerca per tutta la città (chiamiamola città, giù) di bambù, zenzero, sfoglie per involtini primavera e quant'altro (ho tutti i cugini a pranzo, sto progettando un pranzo indo - cino - thai - giapponese da mesi),
  3. sono sotto tisana alla malva perché non sono proprio a posto al 100%

... stasera vada per una pasta veloce veloce, che sfrutta anche l'aneto che è così felice di entrare subito in gioco!
Quale miglior combinazione del salmone?


PASTA AD ANETO E SALMONE
Ingredienti per 3 persone:
  • salmone affumicato, 100gr
  • cipollotto fresco, 1
  • burro, 25 gr
  • aneto fresco, 1 cucchiaio
  • sale&pepe
  • yogurt greco
Fai soffriggere lentamente il cipollotto fatto a fettine fine fine del burro, aggiungi il salmone e lascia cuocere per pochi minuti. Aggiusta di sale e pepe ed aggiungi l'aneto fresco spezzettato. Quando condisci la pasta lascia un po' d'acqua di cottura per aiutarti a mescolare il tutto.
Se ti piace - a me piace - aggiungi un bel cucchiaio di yogurt greco, che amalgama bene tutto!
E' una pasta velocissima, abbastanza leggera e l'aneto le conferisce grazia e particolartà!

domenica 22 marzo 2009

Giulià et les macarons au chocolat!

Prendi un sabato ventoso ma con un sottile profumo di primavera...
Prendi Solution Macarons, che ti guarda seducente da un mese dallo scaffale dei miei libri di cucina...
Prendi tua sorella ed obbligala a tradurti la ricetta, perché hai comprato un libro in francese ma oltre a Je m'appelle Giulià non vai...
Unisci tutto insieme, mescola bene ed avrai i MACARONS AU CHOCOLAT!


Da quando ho visto Marie Antoinette di Sophia Coppola i macaron sono infatti il mio sogno proibito. Poi il Cavoletto in più riprese mi ha fatto sognare con le sue meravigliose foto e storie, quindi un giorno, presa da un raptus di follia, ho comprato Solution macaros di Mercotte, sapendo che prima o poi avrei trovato il coraggio per tentare l'impresa: quei piccoli bonbon dai colori pastello meritavano un tentativo!
Finalmente il giorno è giunto. Le condizioni astronomiche erano propizie, i pianeti allineati e le mandorle sullo scaffale: c'era tutto.


Ho deciso di partire dai Macaron au chocolat, gli unici che presentassero solo un punto di difficoltà. Audace sì, ma masochista no, eh! Con la dolce voce guida di Claudia, ecco quindi il procedimento che mi ha portata a realizzare queste meraviglie. Abbiamo seguito la ricetta senza meringa italiana, estremamente più semplice.


INGREDIENTI PER I MACARONS:
  • MANDORLE, 120 gr (oppure 120gr di farina di mandorle già pronta, la prossima volta...)
  • ZUCCHERO A VELO, 220 gr
  • ALBUMI, 90 gr (più o meno 3 uova)
  • ZUCCHERO SEMOLATO, 30 gr
  • CACAO AMARO, 20 gr
  • COLORANTE ROSSO, qualche goccia (io non l'avevo e non l'ho messo, ma servirebbe a rafforzare il color cioccolato dei macarons)
  • SALE, 1 pizzico
  • LIMONE, qualche goccia
IL GIORNO PRIMA (ad aver letto la ricetta il giorno prima, altrimenti un'ora pima, confesso)
Tosta le mandorle a 150° in forno per 10 minuti. Lasciale raffreddare. Frullale nel frullatore fino ad ottenere una polvere finissima. Risparmi tempo e fatica se hai la farina di mandorle, e sicuramente i macarons vengono meglio!
Separa i tuorli dagli albumi e mettili da parte: Mercotte dice che per meringhe e soufflé è bene usare chiare d'uovo vecchie, perché sono più stabili. La prossima volta me ne ricorderò!

IL GIORNO STESSO
Preriscalda il forno a 145°/155° per i piccoli macarons (circa 2cm di diametro) e lascia dentro la teglia che userai per farli: deve essere calda anche quella.
Mescola nel frullatore (usando il comando pulse, quello che gira e si ferma, gira e si ferma, così che non si surriscaldano gli ingredienti) la farina di mandorle, lo zucchero a velo e il cacao, fino ad ottenere una miscela omogenea.
Nel robot da cucina o con un frullino molto potente comincia a montare le chiare: unisci agli albumi un pizzico di sale e qualche goccia di limone. Quando sono montate a neve ben ferma (io seguo il suggerimento del mio amato Jamie Oliver, rovescia il contenitore sopra la tua testa, se non cadono, son montate bene), aggiungi progressivamente lo zucchero semolato, inmodo che la meringa si strutturi bene. Questo è anche il momento di aggiungere il colorante, se lo vuoi mettere.
A questo punto, aggiungi nel recipiente metà della mistura in polvere ottenuta all'inizio, e mescola con delicatezza dal basso verso l'alto e dal centro verso l'esterno con una spatolina in silicone. Quando il composto si è ben amalgamato, aggiungi la polvere restante.
Alla fine l'impsto dovrebbe essere liscio, lucido ed elastico.

E' il momento di infornare. Prendi la placca da forno senza bruciarti. Ricoprila con un foglio di carta da forno (puoi fermarla ai quatro angoli con un goccio dell'impasto, così sta ferma).
Metti l'impasto in una sacapoche con un beccuccio di circa 1 cm e fai dei tondini di circa 2 cm di diametro sulla placca, distanziandoli bene. Non ti preoccupare se sono un po' irregolari, appena li metti in forno si lisciano sopra. Mi raccomando, separali bene: se si toccano in cottura si crettano subito e, oltre ad essere antiestetici, quando poi li riempi e li metti in frigo si rompono faclmente.
Cuociono in circa 15 minuti. Adesso concediti un attimo di gloria e guardali gonfiarsi leggermente in forno, guarda come la parte sopra rimane liscia e lucida, mentre nella parte inferiore si forma quela specie di cornicina briciolosa (non saprei come altro definirla) caratteristica dei macarons.
Giuro che fanno tutto da soli!!
Dopo 15 minuti toglili dal forno e lasciali freddare prima di staccarli.
Mentre si freddano, prepara la ganasche da mettere dentro.

INGREDIENTI PER LA CREME GANASCHE:
  • CIOCCOLATO FONDENTE DA COPERTURA, 50 gr
  • PANNA, 60 gr + 120 gr
  • BURRO, 10 gr
Fai fondere il cioccolato a bagno maria (o al microonde, ma non lo dite a nessuno).
Porta la panna ad ebollizione e versala in più volte sul cioccolato per ottenere una crema brillante ed elastica. quando raggiunge i 40° unisci i 10 gr di burro e mescola bene.
Lascia freddare. Quando è fredda, aggiungi 120 gr di panna liquida e monta con le fruse fino a che non forma dei picchi.
Metti la creme ganasche in una sacapoche e e guarnisci i macaron, unendoli a due a due.

A questo punto l'imperativo è RESISTERE! I macarons danno il meglio di loro se riposano almeno un giorno in frigorifero!

Grazie Claudina per la traduzione: anche se dovevi studiare Feuerbah, Marx e Shopenhauer per l'interrogazione di filosofia abbiamo passato un bellissimo pomeriggio insieme!

venerdì 20 marzo 2009

Idee sparse

Buongiorno meraviglioso, multicolor e sfaccettato mondo dei foodblogger!
Questo è un post un po' strano, non è una ricetta, ma un insieme di idee che devo buttare giù e che voglio condividere con voi.
Prima di tutto, ieri ho cominciato l'acquisto delle piantine per farmi il mio orto delle erbe aromatiche. Al momento ho salvia, rosmarino, timo, erba cipollina, dragoncello, maggiorana e menta. Altre come cerfoglio, aneto e altre che non mi ricordo le ho ordinate! Ovviamente qualsiasi suggerimento in merito alla loro cura (non sono io, in famiglia, ad avere il pollice verde... sigh), alla loro conservazione e magari a qualche ricettina interessante da farci è ben accetto!

Seconda cosa, grazie a Lydia ho preso coraggio e ho tentato il mio primo souffle, seguendo al sua ricettina. Si è un po' afflosciato, come vedete dalle foto, credo che dovesse cuocere di più, come dice giustamente Lydia. O forse la sua Sabrina inside è molto più brava della mia Julia Roberts inside!
Ma non demordo, ritenterò, anche perché il sapore era davvero ma davvero buono: ha conquistato anche mia mamma, che solitamente è molto scettica nei confronti di qualsiasi cosa vada al di là degli spaghetti al pomodoro! Ho aggiunto qualche foglina di maggiorana all'impasto, così per rinnovare il mio bouquet di erbe aromatiche.

Terza cosa.. non notate niente nelle foto?? Hanno uno sfondo colorato!!
Ho tentato con dei fogli di carta da pacchi colorata, ed ecco il miracolo! Lo so, lo so, ho scoperto l'acqua calda: MA CHE SODDISFAZIONE!
Certo, riuscissi a mettere meglio a fuoco non sarebbe male... ma voglio dare la colpa al souffle che si stava ammosciando. Come fai a mettere a fuoco un soggetto in movimento in un ambiente con poca luce?? non puoi, ecco tutto! eh eh


Bene, i miei proponimenti per questa primavera che c'è - ma non si vede - sono quindi quelli di migliorarmi tanto nei souffle quanto nelle foto con sfondi colorati. Ah! e spero anche di non far morire prima di Pasqua tutto il mio orticello aromatico!
Buona giornata a tutte!

martedì 17 marzo 2009

Spaghetti mediterranei

Una cena che è l’elogio della semplicità e della dieta mediterranea. A volte basta poco per fare un piatto gustoso e nutriente: pasta, pomodoro, olio extravergine di oliva DOP e qualche spezia mediterranea come origano e timo.
Sabato 28 febbraio è stata la prima giornata mondiale dedicata alla dieta mediterranea, condotta alimentare che è stata proposta all’Unesco come patrimonio dell’umanità. Era quindi arrivato il momento di celebrarla in qualche modo!

Ingredienti per 3 persone:
  • pomodorini pachino, 20
  • aglio, 1 spicchio
  • timo, un cucchiaino
  • origano, 1 cucchiaino
  • bicarbonato di sodio, mezzo cucchiaino
  • (rucola)
  • sale qb
  • olio extravergine di oliva
Scalda dell’olio in una padella antiaderente con uno spicchio d’aglio, quando è dorato aggiungi i pomodori a pezzetti, il timo, l’origano, il sale e una puntina di bicarbonato per togliere l’acidità e lascia cuocere fino a che i pomodorini non cominciano a disfarsi. Condisci gli spaghetti ed aggiungi un po’ di olio extravergine a crudo.
Al momento di mangiarla mi son trovata in tavola un po’ di rucola, e l’ho aggiunta quando avevo già fatto la foto: un’aggiunta azzeccata!


TOMATO SAUCE WITH HERBS
Ingredients for 3 people:
  • Pachino tomatoes, 20
  • Garlic glove, 1
  • Thyme, 1 teaspoon
  • Oregano, 1 teaspoon
  • Sodium bicarbonate, half teaspoon
  • (rocket)
  • Salt
  • Extra virgin olive oil
Heat the extra virgin olive oil in a non stick saucepan with a garlic glove and sauté until it is slightly golden, then add chopped tomatoes, thyme, oregano, salt and a bit of sodium bicarbonate and cook until the tomatoes begin to melt. Serve the spaghetti with the tomato sauce and drizzled with extra virgin olive oil.
You can add some fresh rocket at the end: it will exalt all the flavours.

Banana muffins

Leggendo il mio nuovo libro The tea house on Mulberry Street mi sono imbattuta nei muffin alla banana e mi è venuta una gran voglia di farli! Aggiungi che sono solari, come è la banana, profumano di tropici e vengono alla fine di un periodo lavorativamente intenso.. ed ecco pronta la ricetta per la mia prima partecipazione ad una raccolta, quella di Gialla tra i fornelli!


Ingredienti secchi:
  • Farina, 350 gr
  • Lievito in polvere, 3 cucchiaini
  • Zucchero, 110 gr
  • Cannella in polvere, 1 cucchiaino
  • Vanillina, 1 cucchiaino

Ingredienti liquidi:
  • Latte di cocco, 165 ml
  • Olio extravergine di oliva, 100 ml
  • Uova, 2
  • Mela grattugiata, 140 gr
  • Banana schiacciata, 220 gr

Per la guarnizione:
  • Zucchero semolato
  • Zucchero a velo, 5 cucchiai

Preriscalda il forno a 180°.
Mescola insieme tutti gli ingredienti secchi. Aggiungi la mela e la banana schiacciate. Mescola insieme tutti gli ingredienti liquidi.
Unisci le due preparazioni mescolando velocemente.
Suddividi la pasta negli stampini da muffin e spolverizza con lo zucchero semolato.
Fai cuocere i muffi per circa 20 – 25 minuti fino a quando non saranno gonfi, morbidi e ben dorati.
Una volta freddati, prepara una glassa mescolando lo zucchero a velo con qualche cucchiaio d’acqua fredda, e versane qualche goccia sopra ogni muffin.

Come già detto, con questa ricetta partecipo alla raccolta di Gialla,
QUALCOSA DI GIALLO - Raccolta di ricette solari, perché questi muffin solari (sono gialli, come la banana; sono profumati di sole e mare, grazie alla cannella, alla vaniglia e al cocco; sono nati in una giornata di sole) rappresentano per me l'inizio della bella stagione e di un periodo più leggero della vita!


La frase che per me rappresenta la solarità è un antico detto irlandese:
What does it matter if it rains outside,
when the sun shines in your soul?


Che importa se fuori piove,
quando il sole splende dentro di te?


And now, in English: BANANA MUFFINS.


Dry ingredients:
  • flour, 350gr
  • baking powder, 3 teaspoons
  • sugar, 110gr
  • grounded cinnamon, 1 teaspoon
  • vanilla extract, 1 teaspoon

Liquid ingredients:
  • coconut milk, 165ml
  • extra virgin olive oil, 100ml
  • eggs, 2grated apples, 260
  • grsmashed banana, 220gr

Garnish:
  • caster sugar
  • icing sugar, 5 tablespoons

Preheat the oven to 180°.
Mix together all the dry ingredients and, in a separate bowl, all the liquid ingredients, but the grated apple and the smashed banana.
Then, stir the banana and apple into the flour mixture until just combined, adding the liquid mixture at last.
Spoon the mixture into muffin tins until you reach half of the quantity it can contain, sprinkle each muffin with some caster sugar.
Bake for 20-25 minutes, or until cooked when tested with a skewer.
Mix the icing sugar with some cold water teaspoons and you’ll have a simple icing for the muffins! Pour some icing drops over each muffin and leave it to cool.

lunedì 9 marzo 2009

Crepes Cake

...ed eccomi di nuovo, questa volta di ritorno da Trieste, dove sono stata alla fiera Olio capitale: mi piacciono le fiere! Mercoledì sera, prima di partire, ho preparato una torta veloce per il compleanno di mio babbo, sfruttando una ricetta del Cavoletto che erano mesi (quasi un anno) che avevo stampato e messo da parte e che volevo provare.
Variando un po’ gli ingredienti in base alle disponibilità che avevo a casa, il mio papino ha festeggiato i suoi 53 anni – portati benissimo – con una torta fatta di crepes farcita con ricotta e cioccolato.


Ingredienti:
per le crepes:
farina, 160 gr
uova, 8
latte, 320 ml
fiorello, 200gr
buccia di arancia grattugiata, 2 cucchiai
vanillina, 1 bustina
zucchero a velo, 40gr

per la farcitura:
ricotta, 500gr
zucchero a velo, 100gr
buccia di arancia grattugiata, 2 cucchiai
vanillina, 1 bustina
cioccolato fondente, 100 gr

Le crepes. Mescola tutti gli ingredienti con una frusta facendo attenzione a che non si formino i grumi. Ungi una padellina antiaderente di circa 20cm di diametro con del burro, poi versa il composto: quando la crepe è dorata da un lato, girala e falla dorare anche sull’altro, poi toglila e mettila da parte. Ti verranno circa 20 crepes.
La crema. Mescola la ricotta con lo zucchero a velo, la vanillina e la buccia di arancia. Spezza il cioccolato fondente in pezzi piccoli ed aggiungilo alla crema di ricotta.
L’assemblaggio. In un piatto piano spalma una crepe con la crema di ricotta, sovrapponi un’altra crepe, spalmala con la crema di ricotta e così via fino a che non hai finito tutti gli ingredienti. A questo punto è bene tenere la torta in frigo per almeno 2 ore, in modo che si assesti bene: sarà molto più facile tagliarla! Al momento di servire cospargila con lo zucchero a velo.
.. here I am again, this time back from Trieste, where I’ve been to the Olio Capitale fair: I do love fairs! This is my father’s birthday cake, made on Wednesday evening before to leave to Trieste: it is based on a Cavoletto’s recipe that I used to keep here, waiting to find the right moment to try it!
My daddy has therefore celebrated his birthday with a ricotta cheese and chocolate crepes cake.
Ingredients:
For the pancakes:
plain flour, 160 gr
eggs, 8
milk, 320 ml
fiorello cheese, 200gr
orange zest, 2 tablespoons
vanilla extract, 1 teaspoon
icing sugar, 40gr

For the filling:
ricotta cheese, 500gr
icing sugar, 100gr
orange zest, 2 tablespoons
vanilla extract, 1 teaspoon
dark chocolate, 100 gr

Pancakes. Whip together all the ingredients, whisking well until it’s smooth. Butter a little (about 20cm in diameter) non-stick frying pan, add a small ladleful of batter: when the underside is slightly golden, flip the pancake over and fry until the new underside is golden. Keep the pancakes aside: the batter makes about 20 pancakes.
The filling. Whip together the ricotta cheese, the vanilla extract and the orange zest. Chop the dark chocolate in small pieces and add it to the ricotta cheese cream.
Assemblage. Spread the ricotta cheese cream over a pancake, put a new pancake over the first one and keep on doing so until you have finished all the pancakes and the cream. Keep in the fridge for at least 2 hours, so that the crepes cake can settle down: it would be far more easy to slice! Serve with a scattering of icing sugar.

martedì 3 marzo 2009

Pasticceria Scaturchio

Ebbene sì, non sono sparita. Solo che questo è il periodo lavorativamente più intenso, quindi a casa ci rimbalzo e basta. Lo scorso fine settimana sono stata a Napoli per il Premio Sirena d'Oro di Sorrento, un premio dedicato ai migliori oli DOP italiani. Due giorni molto intensi ma estremamente interessanti, soprattutto per un convegno sulla dieta mediterranea "Orgoglio Mediterranea" - ideato da Fede&Tinto di Radio2 Decanter - e per la visita della stampa alla pasticceria Scaturchio, una delle più antiche e famose di Napoli.
Quindi questa volta niente ricetta, ma una bella galleria di foto rubate all'interno dei laboratori della pasticceria.


Prima meraviglia: i babà! Il procedimento della cottura è spettacolare, ma purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di vederlo. Appena cotti sono piccolini la metà di come si vedono in foto, pesano soltanto 20 gr, poi vengono immersi un bagno di zucchero, alcol, liquore Strega ed altri aromi più o meno segreti, per 15 - 20 minuti, e successivamente strizzati come spugne!! Magicamente riprendono la loro forma ed ecco i babà che conosciamo!


Seconda meraviglia: la decorazione delle torte! Usano una gelatina colorata alimentare, che serve sia da sola per 'scrivere e disegnare' che, in aggiunta a panna o crema di burro, per decorare le superfici con i colori! Che artisti che sono!


Terza meraviglia: le zeppole! In questa occasione, sono state fritte in olio extravergine di oliva e non nello strutto! Nutrizionalmente i vantaggi non si contano, e il gusto non ne perde assolutamente, anzi!
Vengono immerse la prima volta in olio a circa 80°C, per far sì che l'impasto si sigilli, poi vengono spostate in olio bollente a 160°C, dove la pasta gonfia e raddoppia di volume, rimanendo al suo interno vuota e morbidissima.


Quarta meraviglia: i ministeriali! Medaglioni al cioccolato fondente ripieni di una crema al liquore. Si chiamano così perché ai tempi, quando queste delizie dovevano essere presentate a corte, dovevano sottostare ad una lunga trafila di assaggi e controlli ai ministeri perima di poter essere accettati.


Ancora meraviglie, nell'ordine: un mega baba, zeppole farcite e pronte per essere mangiate.


Quando ho chiesto al responsabile del laboratorio cosa fosse necessario per diventare pasticceri, mi ha detto che ai giorni d'oggi è sempre più difficile star dietro alle difficoltà del ricambio generazionale all'interno della pasticceria, perché quello che serve è passione e pazienza. Quello del pasticcere non deve essere preso come un mestiere come un altro, ci vuole sacrificio (vedi le alzatacce la mattina, il lavorare nel giorni di festa...) ma quando lo si fa con passione non pesa, anzi, è sempre un piacere!
Da quel che ho visto, all'interno di quel laboratorio non lavravano uomini, ma piccoli elfi capaci di fare magie fantastiche. COMPLIMENTI A TUTTI I PASTICCERI DI SCATURCHIO!

Per un approfondimento relativo alla pasticceria Scaturchio rimando all'esaustivo articolo di Laura Gambacorta, Mario Scaturchio, il pasticciere gentiluomo.